Federico Nicoletta nel finale del Concorso Pianistico di Santander

13.08.2018

Ho registrato la mia prima intervista nel lontano 2013. Come protagonista di quella conversazione avevo scelto un bravissimo e giovane pianista italiano, Federico Nicoletta. Ci siamo incontrati nell’oratorio degli Angeli Custodi di Lucca e abbiamo parlato per quasi due ore. Direi che fondamentalmente era Federico a parlare, mentre io ascoltavo con interesse. E' stata la prima esperienza sia per me sia per il mio registratore, comperato il giorno prima a posta per quella intervista. Nelle due ore della nostra conversazione abbiamo discusso di tutto: della sua infanzia, dei suoi primi passi nella musica, dei suoi fantastici genitori, della sua famiglia, della letteratura russa e di tante altre cose. Grazie a quella intervista ho conosciuto meglio Federico anche come persona interessante, intelligente, sorridente, solare, giudiziosa ed anche modesta.

Dopo quella intervista il mio interesse per questo giovane, sia come musicista sia come persona, è solo cresciuto. Purtroppo la nostra presenza in Italia non ha coinciso spesso con i suoi concerti, ma il desiderio di ascoltarlo è stato sempre elevato.

Il mondo dei pianisti è grande. In Russia ci sono molti bravissimi musicisti, la nuova generazione dei giovani va avanti con passi incredibili e ogni anno nel cielo pianistico nasce “una” nuova stella. Grazie a diverse splendide iniziative di grandi musicisti come Denis Mazuev ed Ekaterina Mecetina (i festival musicali nelle diverse città russe, i concorsi, i programmi d’aiuto ai giovani), i talenti adolescenti hanno la possibilità di farsi conoscere da un’età molto giovane ed essere aiutati e seguiti da grandi colleghi. Per un giovane musicista è importante. Certamente, avendo molti talenti qua, conosciamo meno quelli stranieri. Con le mie interviste cerco di far incontrare al pubblico e i lettori russi anche i nomi italiani che meritano di essere conosciuti ma che non hanno ancora avuto la fortuna di avere pubblicità in altri Paesi.

In questi giorni Federico Nicoletta partecipa alla finale di uno dei più prestigiosi concorsi pianistici del mondo, quello di Santander Paloma O’Shea. Può darsi che non sia abbastanza obiettiva perché per me Federico è già uno dei più amati pianisti italiani ma, a mio parere, le opere che ha scelto per questo concorso sono difficilissime non solo tecnicamente ma anche emotivamente. Può darsi che non sia molto chiara nelle mie spiegazioni (e perdonate l'ignoranza tecnica di una semplice appassionata di musica classica) ma ieri Federico ha suonato:

Robert Schumann(1810-1856)
Concerto in LA minore, op 54
Allegro affettuoso
Intermezzo. Andantino grazioso
Allegro vivace

Oggi sto riascoltando la registrazione dell'esibizione di ieri. Partecipare alla finale di questo concorso è già una vittoria per tutti e sei i finalisti! È un gran lavoro emotivo e musicale fatto durante tutto il periodo della preparazione per il concorso e nelle due settimane della sua durata. Qualsiasi posto ottenuto è da vincitore! Sono felice e fiera di Federico! La finale è anche la sua vittoria, grande e meritata!! Ieri non eravamo solo noi ad ascoltarlo in diretta da Mosca, ma l’ascoltavano dall’America, dall’Italia e sono sicura che siamo stati in tanti a godere della sua esibizione!

Non sappiamo ancora quale premio riceverà. Oggi tocca suonare agli altri tre finalisti. Per noi, i suoi amici, i colleghi, gli ascoltatori, i fan, gli allievi, i parenti è comunque un vincitore e sono felice che, grazie a questo concorso, oramai la sua fama sia arrivata in Russia e in altri Paesi del mondo. Perché lui se lo merita davvero!