Non solo della citta'. Studiare l'italiano

08.09.2016

Quando piu’ di 20 anni fa ho cominciato a studiare l’Italiano, era molto difficile trovare i manuali e gli altri materiali per lo studio. A Mosca c’erano pochissimi corsi di lingua italiana ed era molto difficile trovare insegnanti preparati. L’Italiano era considerato come una lingua rara. Ho frequentato diversi corsi di cui conservo bellissimi ricordi. All’inizio del mio percorso ho avuto degli insegnanti bravissimi, professoresse delle piu’ famose Universita’ di Mosca. Studiavo con gruppi di 3-5 persone, ma alla fine del corso arrivavo sempre sola soletta perche’ gli altri abbandonavano prima, qualcuno per pigrizia, qualcuno per le distanze che dovevano affrontare 3 volte alla settimana. Fare viaggi di 3 ore (andata/ e ritorno) non era comodo, e al traguardo arrivavano solo quelli che avevano una motivazione e un desiderio di studiare piu’ forti degli altri :-).

A parte questo, ho anche ricordi buffi. La prima scuola di lingue dove sono andata alloggiava negli spazi dell’Istituto di Culinaria. E noi, tre studenti, studiavamo in compagnia di grandissime pentole esposte nell’aula :-). Era molto divertente :-).

Un altro ricordo un po' buffo e po' triste. Una sera, dopo la lezione, ci siamo incontrati con dei miei amici e abbiamo deciso di andare a cenare in un ristorante di Mosca. Era tardi e faceva buio. Hanno parcheggiato la loro macchina in un posto davanti al ristorante. Con me, a parte la mia borsetta, io avevo un’altra borsa con i manuali d’Italiano, i quaderni, i CD con i dialoghi italiani. I miei amici mi hanno proposto di lasciare questa borsa “italiana” in macchina, ma non hanno voluto metterla nel portabagagli assicurandomi che stava benissimo anche nell’abitacolo, giu’ in basso tra i sedili. L’idea non mi sembrava buona, ma loro erano certi e dicevano che l’automobile aveva i finestrini scuri e nessuno vedeva da fuori cosa c’e’ dentro. Non ho insistito.

Quando dopo due ore siamo ritornati, il finestrino era rotto e dentro non c’era piu' la mia roba italiana. Io mi preoccupavo per l’auto dei miei amici, invece loro si preoccupavano tanto per la mia borsa e per il fatto di aver insistito a lasciarla nell’abitacolo. Ci siamo quindi dedicati alla ricerca di quello che io avevo perduto, e abbiamo fatto un "giro” di tutti i bidoni dell’immondizia in tutti i cortili. Purtroppo senza risultati. Mi spiaceva tanto, perche’ dentro c’erano manuali difficili da trovare e costosi ma, a un certo punto, ho immaginato le facce dei ladri quando al posto del portatile o di chissa’ che altro pensavano di trovare, hanno visto tutta questa roba in una lingua sconosciuta. E quel fatto mi ha fatto ridere. La storia e’ finita bene lo stesso: i miei amici hanno cambiato il finestrino e io dopo poco ho ordinato lo stesso manuale in Italia.

Sono passati vari anni. Ho studiato anche a Pisa, ma quell’inizio degli studi della lingua italiana e’ rimasto per sempre nella mia memoria come un periodo complicato ma tanto bello… Era cosi' difficile trovare i manuali ma era cosi’ bello trovare degli amici che ti aiutavano ad imparare l’italiano con grande entusiasmo! (Saluti Albertuzzo!)

Ricordavo tutto questo quando oggi ascoltavo una bella trasmissione italiana, il musical “I Tre moschettieri”. Ho pensato quanto e’ bello ora studiare l’Italiano perche’ a Mosca ci sono dappertutto scuole dove l'insegnano, e non devi piu' fare viaggi di 3 ore andata e ritorno. Puoi trovare qualsiasi manuale stampato in Italia su Internet, trovi diversi corsi online, tanti forum, queste stupende trasmissioni e tanta altra roba che e’ sempre a vostra disposizione. E non c’e’ piu' bisogno, come 20 anni fa, di superare tanti ostacoli per poter imparare l’italiano ;-)… Basta averne il desiderio e la curiosita’... e studiare!