CITTADIPUCCINI.IT
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La schiava turca. Parma

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Non e' stato un amore a prima vista tra me e Parma. Anzi, la prima volta non mi e' piaciuta per niente.
Ci eravamo venuti qualche anno fa per festeggiare il compleanno di mio marito al Teatro Regio. Al festival Verdi davano Rigoletto con Leo Nucci e Jessica Pratt. Lo spettacolo e' stato strepitoso, ma quella volta non abbiamo visto la citta': solo una via che ci ha portato di sera al teatro. E stato sufficiente per non volerci ritornare.
Chi conosce Parma sa che, nel buio, in questa strada il Palazzo Pilota (che si trova vicino all'opera) fa un certo effetto, soprattutto in compagnia di tutta quella gente "strana" che lo circonda :-)
Per amore dell'opera italiana e delle musiche del grande Verdi siamo ritornati a Parma ancora diverse volte e abbiamo cominciato a conoscerla e amarla. Ora, scrivendo questo articolo, ho ricordato la prima volta che, tanti anni fa siamo stati in questa citta'. Ma di quella breve gita ricordo solo il nome dell'hotel dove abbiamo alloggiato (e' facile perche' si chiamava Hotel Verdi) e lo stupendo parco della citta'.
Questa volta ci siamo venuti, come sempre, al festival di Verdi per ascoltare un concerto del grande musicista russo Grygory Sokolov. Il piacere di ascoltare dal vivo uno dei migliori pianisti del mondo si e' raddoppiato perche' al concerto siamo andati con dei nostri carissimi amici musicisti italiani.
Oramai abbiamo i nostri posti amati di Parma. Uno dei quali e' la Galleria Nazionale. Questa volta abbiamo voluto di andarci solo per rivedere uno dei miei quadri preferiti, dipinto dal grande Parmigianino: La schiava turca. Ma la visita di questo museo non e' stata breve. In questo periodo li' c'e'
poca gente e c'e' sempre la possibilita' di restare in due con i capolavori preferiti: solo te e un quadro. Non ci siamo resi conto di aver passato 2 ore in Galleria :-). La sua collezione e' una delle migliori perche' contiene le bellissime opere di Parmigianino e Correggio, uno dei fantastici capolavori di Leonardo e bellissime opere religiose.
Ormai quando siamo a Parma, "andiamo a trovare" non solo il Teatro ma anche gli affreschi del Duomo e La schiava turca ;-). E certamente ora Parma e' una delle citta' italiane visitate piu' volentieri.

novembre/2014

L'acquario di Genova e di Emanuele Luzzati

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L'acquario di Genova e' forse uno dei posti più visitati di questa citta'. Immagino quanta gente ci sia qua nel periodo turistico. Meno male che ora non ci sono lunghe file!

Allora, dopo un pranzo con i tipici piatti genovesi siamo andati all'acquario.

Ma prima abbiamo fatto un salto anche al museo di Emanuele Luzzati. Scrivo solo due righe su questo posto. Sinceramente mi ha deluso. A parte un grande negozio di souvenir e dei libri con delle illustrazioni di questo famoso pittore italiano, non abbiamo trovato nulla :-(. Pagare 2 euro a testa per la cosiddetta mostra e vedere qualche illustrazione messa sulle pareti dello storico edificio di Porta Siberia e' poco bello.

Torniamo dunque all'argomento fondamentale :-). L'acquario e' un luogo molto interessante sia per i bambini sia per gli adulti! Quanti pesci bellissimi, straordinari, buffi, grandi, piccoli, rari ci troverete! E non solo pesci e pesciolini. I pinguini sono cosi' buffi e simpatici! Abbiamo passato tanto tempo davanti alla loro vasca :-).

I delfini mi colpiscono sempre: hanno un cervello incredibile e sono cos teneri. Il mini spettacolo che ci hanno fatto vedere e' stato bellissimo!

Direi che la visita in questo posto e' una gioia, da' a chiunque la possibilità di vedere e di conoscere da vicino la vita degli abitanti dei mari e degli oceani.

novembre/2014

Qualche parola su Brescia

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Grazie al concerto di Daniil Trifonov, siamo stati anche in questa citta'. Non c'e' molto da visitare ma merita di andarci lo stesso per vedere il Duomo! Non ho mai visto nulla di simile in Italia. Ha due parti: una vecchia e l'altra nuova. Il vecchio Duomo e' tondo e abbastanza basso. Dentro, vicino all'ingresso, assomiglia un po' ad una grotta. La parte centrale ricorda un Battistero. Non ho avuto tempo per leggere la sua storia ma credo sia molto interessante! Guardate qualche foto del suo interno e, se vi capita di passare da Brescia, fateci una breve sosta.

Un altro gioiello di questa citta' e' il Teatro Grande. Siamo appassionati d'opera e di musica classica e negli ultimi anni abbiamo girato parecchio per diversi teatri italiani.

Ad esempio, la sala dell'Opera di Roma e' grandissima e strepitosa. Quella del Teatro dei Rassicurati di Montecarlo e' piccolina e simpaticissima. Il tempio d'opera di Parma e' bello e, con il pavimento di legno, si puo' fare un bel po' di rumore sia per i bis che per i fiasco ;-) La sala della Scala e' maestosa. Invece il Teatro Grande di Brescia e' nascosto dentro le altre costruzioni. Non potete girarci attorno ;-). Da fuori, si vede solo la facciata che fa parte di una galleria dei negozi.

Nella maggior parte dei casi, non portiamo la macchina fotografica a teatro. Se siete curiosi di vedere com'e' la sala di questo teatro, cercate fotografie su Internet. Ma e' meglio se una volta andate personalmente in questo bellissimo teatro!

luglio/2014

"Ma che razza di gente e' quella che ha fatto sporcare in modo orribile tutta questa citta'?

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Com'e' successo che, in una citta' studentesca, non sia rimasto proprio nessun palazzo pulito. Ogni volta che vedo il centro storico di Bologna penso: "Ma che razza di gente e' quella che ha fatto sporcare in modo orribile tutta questa citta'?"

L'Italia e' bella! Questa frase la senti quasi da ogni persona che visita questo Paese. Secondo me quella bell'Italia non esiste piu'. Cerchiamo di credere di averla ancora, ma pian piano l'Italia cade a pezzi, e questo e' un vero e proprio crimine. I politici continuano a fare chiacchiere e fanno i personaggi televisivi, ma sembra che qua non cambi mai nulla per il meglio.

Ogni anno continuano a venire distrutte Pompei e molte chiese. Tantissimi monumenti d'arte restano a lungo in attesa di restauro e certe citta' come Bologna assomigliano sempre di piu' a un quartiere di banditi piuttosto che ad una citta' d'arte. Come mai in uno dei piu' bei Paesi del mondo succede tutto questo?

Posso capire e sono sicura che l'Italia da sola, senza l'aiuto di qualche miliardario entusiasta e appassionato d'arte, oppure senza la partecipazione delle banche, non riesca a mantenere in ordine tutti i tesori che si trovano sul suo territorio. Ce ne sono troppi per un piccolo Paese come questo. I
soldi mancheranno sempre per tenere proprio tutto in ottima condizione. Se poi pensate ai costi dei restauri diventa chiaro che ci vogliono miliardi.

Peccato pero' che non solo il tempo ma anche la gente partecipi alla sua distruzione.

5 anni fa quando siamo tornati a Roma dopo una lunga assenza di 8 anni, mi sono venute le lacrime negli occhi. Non erano lacrime di felicita' ma di grande disperazione! Il centro storico con dei tesori unici era pieno di graffiti. La citta' eterna era tutta sporca. Quello che abbiamo visto a Bologna (dove di solito andiamo solo per ascoltare l'opera al teatro Comunale) e' ancora peggio! Non vorrei dirlo ma Bologna fa veramente schifo.

Come mai il mondo e' degradato cosi'? Chi sono quelli che si permettono di sporcare proprio ogni angolo e scrivere sui monumenti, di lasciare i loro segni schifosi sulla "storia"?

Io credo sempre a un mondo migliore e alla buona gente, ma quando vedo Bologna mi chiedo: "Ma e' possibile costruire un mondo migliore nella societa' di oggi"? Ho tanti dubbi.

luglio/2014

Bologna. Seconda parte. Allegro moderato

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Sorrido sempre quando penso che per ascoltare i migliori musicisti russi noi facciamo tanti chilometri per l'Italia. Oramai sono persone di fama mondiale, tesori internazionali.

E' molto più semplice fare un viaggio di 3 ore e 350 km sull'autostrada italiana, che passare le stesse ore nel traffico di Mosca per meno di 70. Spesso anche i prezzi di Mosca sono troppo alti rispetto a quelli italiani.

E' tanto bello che i musicisti russi viaggino in tutto il mondo e facciano numerosi concerti. Ed e' ancora più bello vedere l'adorazione del pubblico italiano. Siamo orgogliosi della grande cultura russa!

Di Bologna ci sono rimasti dei bei ricordi culturali: il "Così fan tutte" al teatro Comunale di Bologna, con il nostro bravissimo tenore Dmitry Korchak, e il concerto dell'orchestra russa di San Pietroburgo - fantastica! - diretta da Jurij Temirkanov.

La sua orchestra sa creare un suono magico che riempie tutta la sala, e le opere migliori del grande Cajkovskij (che sono state suonate quella sera) diventano di una bellezza rara. Temirkanov e' un genio che ha formato una delle orchestre migliori del mondo!

Visto che Bologna, come tutte le altre città italiane, contiene delle cose da vedere e dei posti da visitare, accompagno questo articolo con delle fotografie scattate in questa città.

luglio/2014

Torino, Luzzati e anno 2014

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Torino e’ una delle mie citta’ piu' amate. Mi piace ritornaci sempre. Qualcuno non mi capisce e non condivide la mia passione per questa citta’, ma io la trovo affascinante e ci sto bene. Ci abita la nostra carissima amica Isa. A Torino andiamo sempre all’opera e, camminando per le sue vie, mi piace riconoscere i posti descritti da Margherita Oggero nei suoi libri.

Questa volta abbiamo assistito a uno spettacolo al Teatro Regio, e la giornata prima dello spettacolo l’abbiamo passata godendo l’atmosfera di questa citta’ reale.Siamo andati a vedere una grande e fantastica mostra su Renoir, dalle collezioni del Musee d’Orsay e dell’Orangerie. Se in questi giorni siete a Torino vale la pena di andare a vederla!

In un parco della citta’ e vicino a Palazzo Madama potete trovare bellissimi presepi realizzati da un famoso illustratore italiano, Emanuele Luzzati. Guardate anche voi quanto sono belli!

gennaio/2014

Cucina giapponese, bella vista e rocca antica

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Quando ieri siamo arrivati a San Miniato, il mio primo pensiero e' stato quello di esserci stata tanti anni fa. Pero' negli ultimi giorni vedo sempre gente che mi pare di avere visto e conosciuto prima e quindi questa sensazione "di essere gia' stata in questa citta'" non l'ho presa seriamente.

San Miniato, come tutte le citta' antiche, e' situata in cima a una collina. Nelle sue vie si possono girare film storici senza aver bisogno di costruire le scene.

Posso passare le ore guardando il mare o le montagne. La loro bellezza e potenza mi attirano molto. Invece, ieri ho scoperto che posso trascorrere tanto tempo ammirando anche il paesaggio toscano dal punto piu' alto della citta', che a San Miniato si trova accanto alla rocca di Federico II. E' fantastico! Guardandolo credi che Dio abbia creato l'Italia con una grande passione artistica.

A San Miniato siamo rimasti ammirati non solo dalla bellezza dei paesaggi e dall'atmosfera della cittadina, ma anche dalla cucina. La scelta casuale e' stata quella giusta e ora vorrei fare una piccola pubblicita' ad una osteria moderna.

L'abbiamo vista strada facendo. Entrando, abbiamo visto un piccolo locale arredato in modo particolare. Si vedeva che tutti gli oggetti erano stati scelti attentamente e messi insieme con buon gusto. Diciamo che non abbiamo visto nulla di estremamente nuovo ma abbiamo notato subito che era un posto piacevole e molto accogliente. I complimenti vanno non solo al suo proprietario ma anche al cuoco, a cui non manca la fantasia per creare piatti buonissimi e presentati in modo speciale.

Le decorazioni e l'atmosfera dentro ci hanno ricordato i caffe' di Mosca: belle musiche leggere tipo de-Phazz, wi-fi estremamente veloce e gratis. La particolarita' di questo posto e' il sushi. La presenza di questo piatto giapponese ci ha meravigliati parecchio: anche in Italia e' arrivata questa moda ;-). Se vi piace mangiar bene, leggero, in un'atmosfera simpatica e con prezzi buoni allora Rosso Antico in via 4 novembre 2 e' per voi ;-).

Dopo 4 ore passate a San Miniato ero certa di esserci gia' stata di passaggio 14 anni fa.

Poi abbiamo anche saputo che San Miniato e' famosa per il suo tartufo bianco :-). La prossima volta vale la pena ritornarci per assaggiarlo o almeno per
guardarlo ;-).

aprile/2013

La voce di uno Stradivari

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Tornando da Parma abbiamo deciso di fare una breve sosta a Cremona.
Cremona e' la citta' dei grandi liutai: Amati, Stradivari e Guarneri. Credo non siano mai nati artisti migliori.
Suonare gli strumenti di questi grandi e' l'onore e il sogno di ogni violinista e violoncellista. E' un sogno difficilmente realizzabile per diversi motivi: gli strumenti costano una cifra pazzesca e solo pochi possono permetterseli. Hanno delle voci bellissime e rare. Il segreto della loro creazione se ne e' andato con questi grandi artisti e nessuno e' riuscito a riscoprirlo. Dopo quasi 400 anni rimangono sempre i migliori.

A Cremona ci sono due collezioni di archi: una piu' ricca e l'altra piu' piccola. La prima si trova al museo del Palazzo Comunale e la seconda al Museo Civico. Se vi capita di andare a Cremona e se siete musicisti o semplici appassionati di musica classica vi consiglio di non perdere un'occasione unica di ascoltare questi strumenti e andare ad una "audizione" al Palazzo Comunale. Per 15 minuti avrete la possibilita' di vedere, ascoltare e godere da vicino di uno dei preziosissimi capolavori di Stradivari e Amati. Siamo stati fortunati ad assistere ad un breve concerto dopo aver visto la collezione degli archi del Palazzo Comunale. Immaginate una piccola stanza dove dentro le vetrine blindate si trovano 12 capolavori della produzione cremonese dal XVI al XX secolo costruiti dai grandi liutai: Andrea, Antonio, Gerolamo e Nicolo' Amati, Antonio Stradivari, Francesco Ruggeri e Giuseppe Guarneri, detto "del Gesu'". Potete ammirarli attentamente immaginando come secoli fa sono stati costruiti per le persone nobili e i reali.

Ad una certa ora, nella sala accanto, organizzano delle cosiddette "audizioni": viene un musicista che porta uno di quei 12 tesori che avete visto prima e ve lo presenta : racconta la sua storia, dice come si chiama e spiega il perche' (ogni arco ha il suo proprio nome dato dal liutaio) e poi viene proprio quel momento magico quando il maestro vi fa ascoltare la voce dello strumento, suonando tre o quattro brani musicali.

Non riesco a descrivervi quanto ci ha colpito la possibilita' di poter non solo vedere ma anche ascoltare la voce fantastica e indimenticabile di uno Stradivari. Quel violino che abbiamo ascoltato e' stato creato dal grande maestro nel 1727. Lo strumento si chiama Vesuvius e appartiene all'ultimo periodo di produzione di Stradivari. L'ha fatto all'eta' di 81 anni quando era gia' un famosissimo e grande liutaio.

Stradivari comincio' a costruire gli archi all'eta' di 25 anni e lo fece fino all'ultimo giorno della sua vita. Fu un grande maestro e un grande ricercatore che cerco' sempre di trovare le proporzioni e la vernice ideali per creare lo strumento perfetto.
Vesuvius fu di proprieta' di diversi violinisti. L'ultimo, il violinista e compositore inglese Remo Lauricella, desidero' che lo strumento tornasse nel posto in cui era stato creato. Dopo la sua morte, nel 2003, la citta' di Cremona inizio' una campagna di raccolta fondi per pagare le tasse relative alla preziosa eredita' ed assicurarsi lo strumento. Grazie agli appassionati del settore, la cifra richiesta fu raccolta e il 3 novembre 2005 il violino lascio' l'Inghilterra' e arrivo' a Cremona.

La collezione degli Archi di Palazzo Comunale contiene 12 strumenti. Invece a Mosca ce n'e' un'altra piu' numerosa, composta da 22 strumenti. Fa parte della piu' grande Collezione Statale di strumenti ad arco del mondo. Nel lontano 1878, il negoziante moscovita Konstantin Tretjakov dono' al Conservatorio di Mosca la sua collezione di preziosissimi violini (15 strumenti). Konstantin Tretjakov non era un parente di Pavel Tretjakov, un altro mecenate russo che tutti conoscono per la sua collezione di pittura russa. Questa fu un regalo di Pavel alla sua citta', e piu' tardi fu la base della famosa Galleria Tretjakov. Konstantin era solo un omonimo di Pavel ma tutti e due fecero molto per il loro Paese e per Mosca. Tutti e due furono dei grandi mecenati.

Allora, nel 1878 Konstantin Tretjakov regalo' la sua Collezione al Conservatorio di Mosca ad una sola condizione: "Gli strumenti non possono mai essere venduti o scambiati con altri; devono rimanere sempre di proprieta' del Conservatorio ed essere usati dagli studenti piu' poveri ma bravi". Nel 1919 in USSR decisero di fondare una Collezione Statale di strumenti ad arco, per preservarli e prestarli agli studenti e ai musicisti piu' bravi.

La collezione di Konstantin Tretjakov, che conteneva dei violini Stradivari, Amati, Guarneri, Bergonzi, Albani, Grancino, Maggini, nel 1919 divento' parte della Collezione Statale. Nel 1924 la Collezione conteneva gia' 111 strumenti ad arco. Nella Seconda Guerra Mondiale gli strumenti furono portati sugli Urali. Dopo la fine della guerra, furono tutti riportati a Mosca.
Nel 2009 la Collezione Statale ha compiuto 90 anni. In vari musei di Mosca, ed anche in Italia, a Cremona, hanno organizzato mostre dove sono stati esposti numerosi strumenti della Collezione, tra cui 11 violini Stradivari, dei violoncelli Amati, dei violini Guarneri del Gesu'. E' difficile vedere tutti questi tesori insieme in una mostra perche' non li espongono quasi mai.
Ma questi strumenti possono anche essere ascoltati! La Collezione Statale di strumenti ad arco e' l'unica collezione nel mondo che suona! Gli strumenti non sono esposti dentro le vetrine dei musei ma suonano nelle mani dei piu' bravi musicisti russi, partecipano a concorsi musicali di importanza mondiale. Come fu deciso da Konstantin Tretjakovo ormai 125 anni fa, questi strumenti vengono dati ai piu' bravi scolari e a celebri musicisti russi per essere suonati. Negli anni, gli strumenti di questa collezione sono stati suonati dai grandi: David Oistrakh, Mstislav Rostropovic, Leonid Kogan, Vladimir Spivakov, Yrij Bashmet e molti altri.

Gli strumenti fatti dai grandi maestri devono essere suonati, altrimenti muoiono!
Nel 2010, 300 violini, viole e violoncelli sono stati spostati dalla Collezione Statale al Museo Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka e speriamo che nel 2013 gli strumenti costruiti dai grandi liutai italiani, suonati anche dai grandi musicisti russi, siano di nuovo mostrati al pubblico.

A parte gli archi, a Cremona c'e' un Duomo spettacolare che vi consiglio di vedere non solo di giorno ma anche di sera, quando e' illuminato dalle luci. E' un vero spettacolo!

La prima impressione la puoi avere una volta sola. Su Cremona possiamo dire che essa e' stata molto positiva. In questa citta' abbiamo incontrato delle persone sorridenti e con un buon senso di umorismo: a cominciare dal proprietario della locandina dove abbiamo alloggiato per finire al cuoco di una osteria. A proposito delle osterie. Non so spiegare il perche' ma a Cremona e' difficile trovare un ristorante. Ce ne sono e tanti ma non troverete nessuna insegna e nessun cartello grande che li indichi. Tutti i cartelli sono simpatici ma piccoli, e non si vedono certamente da lontano. Puo' darsi che il municipio di Cremona abbia fatto una legge che non permette di rovinare l'atmosfera antica di questa splendida citta' e cerchi di conservare la storia presente in ogni via del centro storico.
E finalmente complimenti agli artigiani che fanno buonissimi torroni e a tutti i cremonesi simpaticissimi che abbiamo conosciuto durante la nostra breve visita nella patria dei piu' begli archi del mondo.

Ed ancora. La collezione del Museo Civico contiene 2 capolavori: uno di Caravaggio e l'altro dell'Arcimboldo. Abbiamo notato come sono ben organizzati e preparati a conservare tutti gli oggetti artistici che si trovano dentro.

marzo/2013

Parma

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Negli ultimi sei mesi ci e' capitato di andare a Parma due volte. Tutte e due sono state dedicate all'opera.

Chiaramente non ci siamo limitati a visitare solo il Teatro Regio. Non abbiamo avuto abbastanza tempo per vedere tranquillamente la citta' e tutto cio' che ci interessava ma vorrei dire lo stesso due parole sui posti che ho trovato molto interessanti. La prima volta siamo stati qui di passaggio. E' accaduto quasi 14 anni fa. Quella volta siamo andati a Sant'Agata, a visitare la villa di Giuseppe Verdi, e a Busseto che si trova li' vicino. Quindi di Parma ricordavo ben poco ma quel poco era una bella immagine. Parma e' una delle numerose citta' italiane che conserva diversi tesori.

Amo molto Giuseppe Verdi e l'opera italiana. Come una vera amante di musica al primo posto ho messo le visite al Teatro Regio e alla casa natale del grande direttore d'orchestra Arturo Toscanini. A teatro abbiamo assistito a due stupende opere di Verdi, ma la casa di Artuto Toscanini non siamo riusciti di visitarla per motivi d'orario d'apertura. Un giorno speriamo di vederla non solo dall'esterno ma anche dall'interno. Ma a tutti gli amanti di musica classica consiglio di visitare questi due posti significativi.

Il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale di Parma sono gli altri due posti da non perdere se visitate questa citta'.

Il Teatro Farnese e' situato al primo piano del Palazzo della Pilotta. Una "sala d'arme" che tra il 1617 e 1618 e' stata trasformata in un teatro su progetto dell'architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto l'Argenta. E' stato costruito in brevissimo tempo usando materiali leggeri come il legno e lo stucco dipinti. Il teatro nacque per volonta' di Ranuccio I, duca di Parma e Piacenza dal 1593 al 1622. In questo teatro lui intendeva festeggiare la sosta a Parma del Granduca di Toscana Cosimo II de'Medici, in viaggio verso Milano. Ma l'inaugurazione del teatro avvenne solo nel 1628 in occasione delle nozze tra Margherita de' Medici e il duca Odoardo, con uno spettacolo allegorico-mitologico "Mercurio e Marte" (testo di Claudio Achillini e musiche di Claudio Monteverdi).

Il teatro e' stato quasi completamente distrutto da un bombardamento aereo nel maggio del 1944, dopodiche e' stato ricostruito secondo il disegno originario. Certamente e' uno dei monumenti artistici piu' interessanti da visitare a Parma.

La Galleria Nazionale mi ha colpito tanto! Un giorno, credo sara' sempre dopo un'altra visita all'opera, vorrei passare ancora una volta attraverso le sale di questo tempio dell'arte. E' piena di veri tesori, tra cui i lavori di Bellotto, Hans Holbein, Agnolo Gaddi, Correggio, Parmigianino, Canova, Leonardo da Vinci, Canaletto, El Greco e molti altri.

Parma e' la citta' dove ha lavorato molto il grande Correggio. Alla galleria Nazionale c'e' una bella collezione dei suoi lavori. Prima non conoscevo bene questo pittore ma dopo la nostra visita a Parma ho conosciuto un altro geniale pittore italiano. Del Correggio potete visitare anche il monastero benedettino di San Paolo dove si trova la Camera della Badessa con degli affreschi di questo pittore.

Da non perdere la visita al Duomo e al Battistero. Il Duomo di Parma e' fantastico! Non vi racconto niente perche' la mia sarebbe una lunga descrizione :-). Vi dico solo una cosa: andate a vederlo e lasciate fluire le vostre sensazioni.

Due sole parole anche del Battistero. Ha una costruzione architettonica molto particolare, molto diversa da quelle che abbiamo visto nelle altre citta' italiane. Gia' per questo e' molto interessante da vedere. Poi, dentro e' tutto dipinto. Nonostante il prezzo del biglietto, che non ho trovato basso (6 euro a persona), vi consiglio di visitare il Battistero lo stesso!

A Parma c'e' uno stupendo Parco dove fa tanto piacere fare delle passeggiate. C'e' sempre tanta gente: le mamme con i bimbi, le persone che corrono e gli anziani che fanno delle passeggiatine chiacchierando del piu' e del meno :-).

Certamente a Parma ci sono anche altri posti da vedere e da visitare ma di quelli vi racconto nelle prossime volte.

gennaio/2013

Castelnuovo di Garfagnana e' una citta' delle meraviglie ;-)

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Il prossimo week-end il nostro "tovarish", il "drug", l'amico Mattia Campetti cantera' Leporello nel Don Giovanni al teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana. Siamo invitati e aspettiamo con impazienza questo evento musicale organizzato in uno dei piu' bei teatri italiani. Non perdete anche voi questa occasione e venite ad ascoltare una bellissima opera di Mozart il 5 gennaio 2013!
Allora, il 30 dicembre abbiamo deciso di fare un salto in questo luogo, per vedere dove si trova il teatro e visitare la citta'. Una splendida giornata di sole ha reso ancora piu' bello il nostro viaggio.

Siamo arrivati a Castelnuovo Garfagnana verso l'una. La prima cosa che ci ha sorpresi e' stato un parcheggio a pagamento solo nei giorni feriali. E' una cosa semplice ma sempre piacevole, visto che in Italia bisogna pagare il parcheggio quasi dappertutto :-).

Allora abbiamo lasciato la nostra auto e siamo andati a cercare il teatro. Era l'ora di pranzo e tutti i negozi erano chiusi. Ma la citta' non sembrava "morta" perche' c'era un'altra cosa che ci ha sorpresi, magari ancora di piu'. Assieme a noi per le vie della citta' "camminava" della stupenda musica italiana. Dalle casse acustiche sulle pareti dei palazzi del centro storico cantavano Ligabue e Nek, dei grandi cantanti inglesi e finalmente in un certo momento qualche bella aria interpretata da Luciano Pavarotti. Tutto questo creava un'atmosfera particolare.

Ma le meraviglie non sono finite qui ;-). Tutti sanno che la domenica in Italia soprattutto nelle citta' piccole e' difficile trovare bar e ristoranti aperti. Invece a Castelnuovo erano proprio tutti aperti! Uno meglio dell'altro. I bar erano molto spaziosi dentro e tutti erano decorati variamente e con buon gusto! I miei piu' sinceri complimenti ai proprietari o magari a quelli che ci lavorano. La citta' non la posso chiamare proprio bella bella ma ha il suo fascino e bisogna saperlo vedere. Non ha monumenti antichi da visitare, ma ha qualche chiesina stupenda. Inoltre c'e' il fiume Serchio, che divide la citta' in due parti collegate con simpatici ponti, da cui si vede un panorama stupendo. Ed ha certamente un bellissimo teatro. La citta' non ha delle bellezze architettoniche ma ha una certa "individualita'", e per questo e' stupenda.

Ma torniamo al mio racconto delle "meraviglie". Una tra esse sinceramente e' una antica pasticceria, la "Fronte della Rocca", che si trova in Piazzetta Ariosto. I veri gioielli bisogna saperli trovare e noi ne abbiamo trovato uno a Castelnuovo Garfagnana. In questa pasticceria siamo entrati casualmente perche' abbiamo voluto prendere due caffe'. Appena siamo entrati abbiamo visto una grande vetrina piena di bei dolcetti e incredibili cioccolatini! Questa pasticceria e' un vero pericolo per i golosi ;-). Posso trovare tante belle parole per la descrizione di questo posto magico ma meglio delle parole parlano i prodotti che potete trovare dentro: la cioccolata che ha diverse forme e gusti e una marea di dolci! Non vi deludono, anzi non riuscerete a uscire senza comprare qualcosa ;-). Non siamo golosi ma siamo rimasti troppo meravigliati da quello che abbiamo visto ed assaggiato lÏ dentro. Una scatola con un pennello, delle forbici e una pinza piatta l'abbiamo portata a casa :-).

Se un giorno vi capita di andare a Castelnuovo Garfagnana, non perdete un'occasione e andate a visitare questa antica pasticceria che spero non vi deluda :-). E' proprio vero che in Italia i posti dove puoi trovare cibo buonissimo (ristoranti, pizzerie e pasticcerie) spesso si trovano non nei centri delle grandi citta' famose ma in qualche cittadina, o in campagna, e bisogna saperli trovare ;-).

Faccio ancora qualche complimento ai bar ed ai ristoranti della citta'. Sono appassionata del buon gusto degli Italiani e del loro senso di bellezza. A Castelnuovo Garfagnana i bar sono una meraviglia. Avevamo desiderio di entrare in ciascuno. Bere 10 tazze di caffe' sarebbe stato esagerato quindi ci siamo limitati solo a due. Era davvero difficile fare la scelta :-). Di solito la domenica trovi solo qualche bar aperto e non hai mai dubbi su dove andare: Vai li' dove non e' chiuso. Invece qua era tutta un'altra cosa: tutti erano bellissimi e tutti erano aperti :-). Lo stesso era anche per i ristoranti. E' stata davvero una bella sorpresa per noi. Forse il motivo era l'ultima domenica dell'anno? Non ve lo so dire. Diciamo che il 30 dicembre non si puo' chiamare piena stagione turistica. Ma per noi questa visita a Castelnuovo e' diventata una giornata delle meraviglie :-).

Forse un giorno visitando Castelnuovo non condividete la nostra gioia ma noi siamo rimasti colpiti e meravigliati proprio dal fascino che si respira nell'aria di questa piccola citta' italiana.

gennaio/2013

Parma

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Vorrei aggiungere ancora qualche parola sulla citta'. Abbiamo scelto un albergo ad una distanza di 400 metri dal Regio. Per arrivare al teatro abbiamo dovuto fare a piedi un pezzo di via Garibaldi, una delle vie centrali. Sia di giorno e sia, sopratutto, di sera c'erano tanti immigrati. Mi faceva paura camminare nel buio al parco, davanti al Palazzo Pilotta. Le vie erano piene di gente con le facce da banditi. Chi e' stato a Parma sa che il palazzo Pilotta e' inquietante da fuori e, nel buio, con tutta quella gente strana diventava un posto poco piacevole da passarci davanti.

Mi parlano sempre dei pericoli nelle vie napoletane invece ho avuto piu' paura di camminare per quelle centrali di Parma. Non scherzo per niente!

Abbiamo avuto poco tempo prima dello spettacolo e siamo riusciti a visitare solo il teatro Farnese, la Camera di San Paolo, la Chiesa della Steccata e certamente il Duomo. Per vedere il teatro Farnese abbiamo dovuto pagare 2 euro a testa, per la camera di San Paolo altri 2 euro. Chi li ha visti sa che non c'e' molto da vedere e sinceramente non ho capito perche' la visita e’ a pagamento. In certi casi non capisco perche' la gente deve pagare l'ingresso, ad esempio al Duomo di Pisa o a quello di San Gimignano. Sono i posti sacri e non e' giusto prendere soldi per la loro visita anche se conservano dentro tesori d'arte.

Ad esempio, a Mosca la visita del Museo delle Arti Figurative costa 1,5 euro e quello e' un grandissimo museo che contiene tanti impressionisti e tanto altro da vedere. Meno male che non chiedono soldi per l'ingresso al Duomo di Parma, che abbiamo trovato uno tra piu' belli d’Italia; e ne abbiamo visti parecchi. Invece, per vedere il Battistero vi chiedono 6 euro! Ma se chiedono sempre dei soldi per la visita di ogni posto significativo, il totale viene una cifra ;-). Non siamo tirchi ma abbiamo preferito la casa natale di Arturo Toscanini alla visita del Battistero.

A Parma siamo gia' stati 10 anni fa e ci siamo andati non per la visita della citta'. Siamo stati a Sant’Agata e a Busseto, che si trovano vicino, per visitare i posti dove ha vissuto il grande Verdi.
Ad una prima impressione Parma non l'ho trovata' carina. Puo' darsi che abbiamo avuto poco tempo per conoscerla meglio. Ci sara' un’altra occasione l’anno prossimo quando tutto il mondo festeggera’ il 200° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi.

ottobre/2012

Santa Margherita

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Il nostro viaggio in questa piccola citta' sul mare e’ stato bello ma ha avuto una fine imprevedibile e poco piacevole. Al ritorno in autostrada una gomma della nostra auto e' scoppiata, ma questa storia la racconto senz'altro in un altro articolo.

Santa Margherita, Rapallo e Portofino sono delle bellissime cittadine della Riviera Ligure che si trovano una vicino ad altra.

Mi piacciono molto le piccole citta' italiane. Hanno un fascino e un'atmosfera particolari. In queste citta' la vita scorre piano, senza fretta.

Santa Margherita ci ha gia’ affascinato qualche mese fa quando ci siamo andati ad una cena insieme a dei nostri carissimi amici italiani. Quella volta non abbiamo visto bene la citta', ma abbiamo deciso di ritornarci.

Santa Margherita e' molto carina. Basta guardare le fotografie per capirlo. Invece, io vorrei scrivere due righe solo sul Duomo. Dentro ha una decorazione ricchissima che copre proprio ogni centimetro della costruzione. Ho contato i lampadari e ce ne sono 42! La cattedrale non e' grande e con tutta questa ricchezza artistica potrebbe sembrare “pesante”, ma e’ invece molto elegante.

ottobre/2012

Filippo Lippi

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Qualche hanno fa ho scoperto Filippo Lippi. E' un pittore del Quattrocento italiano. Voi sapete che il grande Botticelli fu il suo allievo? Chissa' perche' il nome di Botticelli e’ conosciuto da tutto il mondo ma quello di Lippi solo da coloro che studiano la storia d'arte. Guardate attentamente i quadri di Botticelli e magari potete notare anche voi la somiglianza dei suoi visi con quelli dei quadri di Lippi.

Queste fotografie le abbiamo scattate nel Duomo di Prato dove Lippi dipinse la cappella centrale. Se un giorno vi capita di andare a Firenze fate un salto anche a Prato. Il Duomo di questa citta' conserva anche altri tesori.

ottobre/2012

Arezzo. La storia di un restauro straordinario

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Abbiamo fatto il nostro primo viaggio ad Arezzo 11 anni fa. L’abbiamo ricordato per anni, perche’ era una gita fatta insieme a Marina e Pas un giorno dopo il loro matrimonio. Questa citta’ e’ rimasta per sempre nei nostri cuori.

Sono passati tanti anni. Ho scritto un libro e ho dedicato un capitolo ad Arezzo, ad un custode di casa Vasari.Oggi ci siamo tornati per cercare di trovare questo signore che 11 anni e’ stato cosi’ gentile e ci ha fatto entrare in questo posto significativo per me dopo l’ora di chiusura. Abbiamo voluto ritrovarlo per ringraziarlo di nuovo per la sua generosita’ e regalargli una copia del mio libro. L’abbiamo trovato! Oggi, come 11 anni fa, la stroia si e’ ripetuta. Abbiamo dovuto di nuovo suonare il campanello, perche’ il martedi’ la casa-museo e’ chiusa. Giorgio Vasari e’ nato ad Arezzo. E’ uno tra i miei artisti italiani preferiti del Rinascimento. Quest’anno e’ il cinquecentario della sua nascita e per questo motivo nella sua citta’ nativa, dove ha comprato anche la casa e dove ha vissuto con sua moglie, sono organizzate diverse manifestazioni dedicate a questa celebrazione.

Posso parlare tanto tempo di Vasari e di tutta l’arte rinascementale italiana. Ma ora vorrei raccontarvi di una iniziativa straordinaria che riguarda una delle opere di Vasari che si chiama «Assunzione della Vergine». E’ una pala d’altare, firmata e datata 1539, che si trovava nella Chiesa di Sant’Agostino a Monte San Saviano. La storia di un restauro straordinario ci ha colpito tanto. Non abbiamo mai visto nulla del genere. Questa opera d’arte e’ stata trasportata in un ambiente del Palazzo Comunale dalla Chiesa di Sant’Agostino e ci si trova ormai da un anno. Cercando di trovare i soldi per il lavoro, le restauratrici hanno organizzato una visita guidata da loro che permette di scoprire da vicino come si opera la conservazione di una grande pala antica con le moderne tecniche e le tecnologie per l’indagine scientifiche oggi disponibili. In donazione i visitatori possono lasciare minimo 5 euro.E’ stato fantastico poter entrare nel mondo del restauro sempre chiuso per il pubblico, vedere tutti i passi di questo grandioso lavoro ed ammirare un capolavoro del grande Vasari cosi’ vicino e sapere a fondo quanto e’ importante e difficile salvare i capolavori pittorici.
GRANDIOSO!

Se vi interessa com’e’ nata questa iniziativa, chi l’ha inventata e come fanno i lavori per il restauro dell’opera di Vasari, potete visitare questo sito www.vasari500.com

Io vorrei dire ancora una cosa. Oggi mio marito mi ha fatto una domanda: » Chi avresti voluto essere se vivessi nel Rinascimento»? Avrei voluto essere Lippi o Vasari, ma mi basterebbe anche essere solo un semplice allievo o un collaboratore per poter ammirare e imparare da quei grandi!

novembre/2011

In Italia. Prato

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Ieri siamo andati a Prato sia per vedere la città che per visitare il Duomo. Quando viaggio per le città meno frequentatenelle classiche gite turistiche, penso sempre che non e' giusto. Viaggiando per l'Italia molti vedono solo Venezia-Firenze-Roma, e spesso anche Napoli, e neanche sentono parlare di Orvieto, Prato, Modena, Arezzo chedetengono i veri capolavori del Rinascimento! L'Italia e' piena di tesori pittoreschi e magari e' difficile vederli tutti. Come dico sempre, non basta una vita per poter ammirare tutti i tesori di cui e' piena questa penisola.
Ma qualche parola sul Duomo di Prato la devo dire. Nel Duomo di una piccola città italiana che si trova vicino a Firenze si scoprono capolavori dei grandi pittori e scultori italiani: il più importante, di Filippo Lippi e' la Cappella maggiore, poi c’è la Cappella dell'Assunta di Paolo Uccello, e ancora il Pulpito esterno di Donatello e Michelozzo, e il Crocifisso ligneo di Giovanni Pisano. Inoltre, la Lunetta sul portale maggiore e' di Andrea Della Robbia.

Quanti famosissimi artisti hanno lavorato per arricchire questo Duomo in una città italiana che mai entra nelle liste delle città italiane più importanti per le visite turistiche. A tutti quelli che viaggiano fuori da un gruppo vorrei dare questa indicazione: visitate Prato! E sopratutto il Duomo, che e' una vera perla artistica del Rinascimento. Certamente da vedere anche il centro storico!

P.S.: per la prima volta nei 17 anni dei nostri viaggi per l'Italia, abbiamo visto una vera colonia di cinesi con negozi, supermercati, ristoranti etc. con cartelli scritti sia in italiano che in cinese.

 

agosto/2011

 
 
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